“L’energia che unisce persone provenienti da tutto il mondo”, “la voglia di incontrarsi nonostante la distanza”, “la possibilità di condividere la propria esperienza con sconosciuti”, “il clima accogliente” e “la partecipazione e il coinvolgimento di così tanti Paesi” sono gli aspetti principali che hanno colpito i volontari presenti lunedì 15 luglio all’Inalpi Arena. Anche il grande numero di partecipanti brasiliani (2000 persone su 7500) e i vestiti colorati tipici dei vari Paesi, sono altri due elementi che hanno catturato l’attenzione della maggior parte dei volontari impegnati nell’accoglienza degli equipieres. 

Riconoscibili dalla pettorina bianca con la scritta “Volunteer” e dal sorriso con cui si rivolgevano a chiunque chiedesse informazioni, i volontari hanno lavorato tutto il giorno per consegnare kit di benvenuto, oggetti utili e per guidare le coppie all’interno dell’Inalpi Arena, riuscendo a ritagliarsi anche del tempo per seguire gli interventi di apertura. Molti di loro, infatti, sono membri dell’equipe di Torino e hanno deciso di impegnarsi a livello organizzativo per la buona realizzazione dell’incontro, in alcuni casi sacrificando la propria partecipazione. Ma sono comunque felici di poter portare il proprio contributo a un movimento “di grande sostegno per tutte le coppie, anche nei momenti difficili”. Anzi, secondo loro si tratta di un’ottima occasione per condividere come coppia un servizio e contemporaneamente per conoscere nuove equipieres e culture da tutto il mondo. 

Altri volontari invece fanno parte di associazioni di volontariato locali, ma conoscono il movimento delle Equipes Notre-Dame e avevano già prestato servizio durante incontri simili, come l’Ostensione della Sindone. 

Lunedì è stata una giornata un po’ caotica, con centinaia di persone con cui relazionarsi e diverse lingue da comprendere. La maggior parte dei volontari oltre all’italiano parla solo inglese o francese, ma non lo considera un problema: come afferma una di loro, basta usare “la lingua universale del sorriso” e poi in qualche modo si riesce a comunicare e a capirsi. 

Una giornata caotica, ma anche emozionante e ricca di aspettative per la settimana a venire. “Credo che sarà un’opportunità per condividere momenti di allegria, di riflessione e di crescita spirituale” e “Spero di tornare a casa arricchita, per affrontare con nuovi strumenti la vita di tutti i giorni” dichiarano due volontarie che, con i rispettivi mariti, fanno parte del movimento da diversi anni. “Spero che non ci siano intoppi nell’organizzazione e che i partecipanti vivano una bella esperienza” conclude un volontario prima di accomodarsi per seguire l’apertura del XIII Raduno Internazionale delle Equipes Notre-Dame.