Passeggiate spirituali nell’arte: i discepoli di Emmaus

“Il lavoro artistico completa, in un certo senso, la bellezza della creazione e, quando è ispirato dalla fede, rivela più chiaramente agli uomini l’amore divino che ne è all’origine…Vi ringrazio per il lavoro che fate, per la gioia che date al mondo con le vostre opere, e vi incoraggio, ancora una volta, a continuare il vostro servizio con amore e competenza, perché il mondo ha bisogno di bellezza, più che mai”.

E’ questo il saluto di Papa Francesco ai membri dell’Associazione “Diaconie de la beauté”, in occasione del 10° anniversario della fondazione (febbraio 2022)

Per prepararci all’incontro di Torino, abbiamo chiesto ad alcuni amici, insegnanti, preti, teologhe, équipiers, di commentare per noi delle opere d’arte che raccontassero l’incontro dei due discepoli di Emmaus con Gesù.

Una delle potenzialità dell’opera d’arte è quella di “rappresentare l’invisibile che è nel visibile” (Mirò): il senso profondo della vita raccontato attraverso forme, colori, segni, superando le barriere della lingua, dello spazio e del tempo. La Chiesa ha bisogno di bellezza e di arte per continuare a raccontare e a vedere Dio in ogni cosa.

E allora ringraziamo coloro che ci aiuteranno in questa meditazione e ci auguriamo che i diversi occhi che hanno guardato per noi la bellezza dell’arte, trovino cuori pronti all’ascolto. Buon cammino.