Ieri e oggi, i partecipanti al Raduno sono stati condotti sulle orme dei santi e profeti della carità, attraverso cinque itinerari guidati. Molti dei luoghi, scelti per la loro bellezza e accessibilità, sono legati alla vita e alle opere di San Giovanni Bosco, ma alcuni dei partecipanti hanno avuto la possibilità di conoscere più da vicino anche il Beato Frassati, San Giuseppe Cafasso e il Beato Allamano. Tutti sotto lo sguardo consolatore della madre di Dio, che nella città di Torino ha una storia di forte devozione e venerazione che si riassume in particolare nell’immagine della “Consolata”.

Un gruppo si è mosso sulle orme di don Bosco, tra Chieri e Colle don Bosco: un luogo, quest’ultimo, noto ad un gran numero di partecipanti, per i quali la figura di don Bosco è fonte di ispirazione. Qui don Bosco è nato ed è qui che ha dato vita al suo sogno e alla sua visione.

Un secondo gruppo ha preso al volo i pullman pubblici per raggiungere Valdocco e Maria Ausiliatrice, San Giovannino, la Consolata, il Duomo, San Francesco di Sales e il Museo Casa don Bosco: un itinerario cittadino che si è snodato per la città degli uomini di ogni giorno, nel traffico e tra la vita quotidiana: i luoghi che, in altri tempi e nei nostri tempi, hanno vissuto e vivono i nostri santi e profeti sociali.

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Negli itinerari sono stati coinvolti decine di volontari, molti dei quali non sono equipiers: figli di equipiers, amici di equipiers, figli di amici di equipiers.

Persone che non conoscono l’equipe o la conoscono solo indirettamente o per sentito dire, ma che non hanno esitato a rispondere all’appello di chi ha organizzato percorsi.

Tutti, equipiers e non, non si sono limitati a svolgere il loro compitino, ma quando è stato necessario si sono presi cura delle singole persone, accompagnandole in macchina, aiutando chi aveva smarrito effetti personali…. Vivere un’esperienza spirituale nella “città di tutti i giorni” è stata una scommessa: si è cercato di ridurre il più possibile il disagio e permettere ai partecipanti di vivere un’esperienza gradevole, e questo lo si deve anche al grande lavoro delle coppie che hanno aiutato il prima e il durante. Grazie!